Lettini solari, in 30 anni hanno fatto aumentare tumori pelle
I lettini solari sono responsabili di oltre 450mila casi di tumore della pelle e più di 10mila casi di melanoma ogni anno in Usa, Europa e Australia insieme: a stimarlo è un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che chiede ai paesi membri di fare di più per limitarne l’uso.
Negli ultimi 30 anni l’esposizione a radiazioni ultraviolente (uvr) a scopi cosmetici ha fatto lievitare l’incidenza dei tumori della cute e abbassare l’età in cui si manifestano. La maggior parte degli utenti sono donne, soprattutto adolescenti e giovani.
Diversi studi hanno dimostrato che chi ha usato i lettini solari almeno una volta nella vita ha un 20% in più di rischio di avere il melanoma rispetto a chi non li ha mai usati, e del 59% in più se vi si ricorre prima dei 35 anni.
«I lettini abbronzanti sono pericolosi per la salute. I Paesi devono considerare se bandire o limitarne l’uso, e informare dei possibili rischi» sottolinea Maria Neira dell’Oms. Nel 2009 lo Iarc, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, aveva classificato l’esposizione ai raggi uv di apparecchi come carcinogena per l’uomo. Più di 40 autorità nazionali e provinciali nel mondo hanno implementato bandi o restrizioni all’uso dei lettini solari, ma molto deve essere ancora fatto per limitarli, secondo l’Oms. In Italia invece è stato richiesto ai proprietari dei lettini di proibirne l’uso alle persone con pelle chiara e alle donne incinte. I raggi uvr emessi da lettini e lampade solari sono intensi quanto quelli della luce tropicale di mezzogiorno e aumentano il rischio di tumori della pelle, melanoma e non, oltre che di invecchiamento cutaneo e di infiammazione degli occhi.
ANSA