Prodotti omeopatici, cresce l’acquisto online. Rischi per provenienza e mancata consulenza del farmacista
Il consumo di prodotti omeopatici e il relativo acquisto on line, cresce con il perdurare della pandemia. Parallelamente cresce anche il rischio di perderne tracciabilità della provenienza e, quindi, garanzie sulla sicurezza.
A rilevarlo sono i dati dell’indagine a campione, condotta da Doxapharma per Omeoimprese, l’associazione che in Italia rappresenta il comparto omeopatico, che evidenziano come un consumatore su 2 faccia acquisti sul web. E se la media è di almeno 4 prodotti in un anno comprati con e-commerce, una buona parte arriva ad acquistarne fino a 8.
A fronte di una presunta maggiore gamma di prodotti tra cui scegliere, gli acquisti on line di sostanze omeopatiche comportano una serie di rischi. Come accade anche per i farmaci, comprando online da siti non certificati non si è sicuri della provenienza, del contenuto e dello stato di conservazione di ciò che si acquista. In secondo luogo – come sottolineato dallo stesso presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga, – “viene meno il consiglio da parte del farmacista, che è fondamentale per la corretta assunzione”.
Federfarma, da anni, mette in guardia da questi rischi ed è in prima linea, insieme ad Aifa e ministero della Salute, nel sottolineare l’importanza di acquistare prodotti per la salute da siti di farmacie reali, che presentano il “common logo”. Unica via per evitare possibili rischi di una diffusione incontrollata delle vendite online.
Sempre Federfarma ha più volte ribadito che anche i prodotti di uso comune, come gli integratori, possono interferire con farmaci, cibi ed altre sostanze. Il farmacista in farmacia è in grado di consigliare il cittadino sul prodotto più adatto, supporto che on line rischia di venire meno.