Dott. Massimiliano Chelini
Sono sposato con Paola e babbo di 2 bambini adottivi. Suono, canto e sono da sempre impegnato nel volontariato. Ritengo basilare la disponibilità, l’ascolto e la collaborazione: cose che cerco di riportare anche nel lavoro quotidiano. La precedente e lunga esperienza lavorativa in una grande azienda di un settore diverso da questo, mi teneva lontano dagli affetti e dagli impegni personali; ho per questo deciso, d’accordo con mia moglie, di imbarcarmi in questa avventura “farmaceutica”, e non me ne pento.
L’episodio più bello vissuto in farmacia
Evelina, con il marito allettato da tempo per una grave malattia, e nostra cliente affezionata da quando aveva scoperto che consegniamo gratuitamente i farmaci e le bombole di ossigeno a domicilio, era solita farmi lasciare quelle piene nell’ingresso di casa, dove mi faceva trovare quelle vuote. Spesso ci fermavamo a parlare delle condizioni di salute del marito, del più e del meno e, in quell’occasione, la signora si sfogava. Ne aveva evidente bisogno perché completamente dedita al marito, che da tempo non riusciva ad esprimersi a causa della malattia, e perché senza parenti vicini. Dopo qualche tempo, durante il quale avevamo stretto quasi un rapporto di amicizia, in occasione di una consegna, con una delicatezza che non scorderò mai, mi disse: “Vieni, ti presento mio marito”. Mi fece entrare in camera e con una voce dolce, quasi per non disturbare, disse: “Fortunato, ti presento il dottore che ti porta le bombole dell’ossigeno” e dopo averlo guardato come solo una persona perdutamente innamorata sa guardare si girò verso di me e disse: “Non riesce a rispondere, ma sicuramente ha capito”.
Quella tenerezza, quello sguardo innamorato, quella delicatezza, mi toccarono nel profondo e quell’immagine è rimasta indelebile nella mia mente. Anche dopo la morte del marito, Evelina ha continuato a ringraziarmi per la disponibilità e per il rapporto instaurato; e la cosa mi riempie di orgoglio perché Evelina ha confermato che la farmacia non è semplicemente un negozio dove si ritirano i farmaci, ma un luogo di ascolto, di disponibilità e di servizi che – anche se gratuiti – valgono come i beni che spesso a caro prezzo acquistiamo per risolvere i problemi di salute.