Dott.ssa Nadia Basili
Sono sposata e mamma di due splendidi bambini ai quali dedico molto del mio tempo libero. Mi piace leggere, fare esperimenti in cucina e andare in giro con la famiglia. Professionalmente penso di essere una persona meticolosa e disponibile al dialogo con le persone.
L’episodio più bello vissuto in farmacia
Durante questi anni di lavoro in farmacia ho sempre avuto la convinzione che le persone che ho davanti non siano solo clienti con una ricetta in mano ma persone che hanno una necessità che può essere un farmaco ma anche qualcuno che le ascoltI. Questo vale soprattutto per le persone più anziane che, mentre ti chiedono un rimedio per un malanno, ti possono raccontare episodi della loro vita: che il nipote va bene a scuola o un aneddoto su un fatto che è loro capitato durante la giornata. Qualche volta ti possono rubare qualche minuto in più ma io le ascolto sempre molto volentieri. Un giorno una di queste signore è venuta in farmacia con un’amica e mi ha fatto notare una cosa che avevo sempre dato per scontato ma che mi ha fatto molto piacere. Mentre dispensavo i farmaci prescritti sulle ricette le due signore chiacchieravano tra loro ed io, per farle una domanda, l’ho chiamata per nome. La signora ha guardato la sua amica dicendole che era contenta che l’avessi servita io perché mi ricordo sempre il suo nome e non la chiamo “signora” e poi le chiedo sempre come sta. La signora aveva considerato queste due cose, per me normali, come un’attenzione nei suoi confronti e l’aveva molto apprezzata. Qualche volta basta un piccolo gesto per far capire alla persona che si ha davanti che teniamo a lei e siamo lì per ascoltare il suo bisogno.