La quantità di bibite zuccherate bevute dall’aspirante mamma potrebbe compromettere l’esito della fecondazione assistita.
Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista Fertility and Sterility e condotta presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, Massachusetts.
Un campione di 340 donne che doveva sottoporsi a fecondazione assistita per problemi di fertilità (o per fare diagnosi reimpianto per via di rischio di malattie genetiche) è stata sottoposta a questionari dettagliati sulle sue abitudini di consumo in quanto a bevande (consumo di bevande con caffeina, tè, tisane, bibite, energy drink).
I ricercatori hanno valutato l’esistenza di associazioni tra abitudini di consumo e numero totale di ovociti, cellule uovo mature e fecondate, nonché il numero degli embrioni di migliore qualità prodotti. E’ emerso che, mentre il consumo di caffeina non sembra avere alcun impatto sul successo della fecondazione assistita, le bibite zuccherate sono risultate legate a minore numero di ovociti raccolti e maggiore proporzione di embrioni di bassa qualità prodotti.
ANSA