Please wait...

colazione.jpg

Saltare la colazione aumenta il rischio di obesità nei ragazzi.

Questa abitudine è diffusa tra gli adolescenti tanto che, ad esempio, in Italia, secondo l’indagine “Adolescenti e Stili di Vita” presentata alcuni mesi fa, il 34% dei maschi e il 43% delle femmine rinuncia al primo pasto della giornata. Ma si correla direttamente con un aumento della circonferenza della vita e dell’indice di massa  corporea (Bmi). Può portare a una dieta squilibrata e ad altri comportamenti poco sani.

A evidenziarlo è una ricerca guidata da alcuni studiosi affiliati all’University of São Paulo’s Medical School, pubblicata su Scientific Reports. “Saltando la colazione, milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo probabilmente sostituiscono un pasto fatto in casa più salutare, con latte, cereali integrali e frutta, con cibo comprato magari lungo la strada per la scuola – evidenzia Elsie Costa de Oliveira Forkert, autrice principale della ricerca – questo di solito significa consumare alimenti con molte calorie, industrializzati e a basso valore nutrizionale, come pasticcini o bevande zuccherate, che sono direttamente associati allo sviluppo dell’obesità”.

Per la ricerca sono stati analizzati dati europei su 3528 adolescenti e brasiliani su 991 ragazzi. E’ emerso che gli adolescenti maschi erano in media più alti e più pesanti e avevano circonferenze della vita più grandi rispetto alle femmine. “Per i ragazzi che hanno saltato la colazione – aggiunge ad esempio Forkert – la circonferenza media della vita era 2,61 centimetri maggiore in Europa e 2,13 in Brasile”. Nelle ragazze saltare la colazione era correlato con un’obesità complessiva e a livello addominale anche quando il tempo dedicato sonno era adeguato. In Brasile, poi, le ragazze risultavano più sedentarie dei ragazzi, mentre in Europa le abitudini sedentarie prevalevano meno tra le femmine che tra i maschi, ma le prime erano meno attive fisicamente.


bambino_obeso3.jpg

I chili in più in età infantile possono comportare un più alto rischio di ammalarsi di sclerosi multipla da adulti.

A evidenziare un ulteriore problema collegato all’epidemia di sovrappeso che interessa anche i più giovani è uno studio pubblicato su Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology.

Alcuni studi precedenti avevano suggerito che le persone che sviluppano precocemente hanno maggiori probabilità di ammalarsi di sclerosi multipla, una malattia cronica, spesso invalidante, che colpisce il sistema nervoso centrale. Ma un nuovo studio condotto presso la McGill University di Montreal, in Canada, attribuisce questo collegamento all’indice di massa corporea (BMI).

I ricercatori hanno esaminato il genoma di 329.245 donne e 372 varianti genetiche associate all’età in cui le ragazze hanno avuto il primo ciclo mestruale. Quindi, hanno esaminato un altro studio genetico che includeva 14.802 persone con sclerosi multipla e 26.703 senza malattia, per verificare se l’età della pubertà fosse associata al rischio di ammalarsi.

Ne è emerso che «uno sviluppo precoce è associato ad un aumentato rischio di sclerosi multipla, ma questa associazione è influenzata, e non indipendente, dalla quantità di grasso corporeo al momento dello sviluppo», ha detto l’autore dello studio J. Brent Richards.

«Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se la riduzione dei tassi di obesità potrebbe aiutare a ridurre la prevalenza di sclerosi multipla», prosegue, «ma se così fosse, potrebbe essere un altro motivo importante per concentrare le iniziative di sanità pubblica sulla riduzione dei tassi di obesità».

ANSA


logo footer

Via G. Nelli, 23 (angolo Piazza Montanelli)
50054 Fucecchio (FI)

Mail: info@farmaciaserafini.net

Tel: 0571 – 20027 (2 linee r.a.)
Fax: 0571 – 20027 (2 linee r.a.)

P.Iva 05439190488

Carte accettate

carte

Il Nostro Progetto

Logo Ivita Italia

Copyright farmacia Serafini 2016. Tutti i diritti riservati.