I sessantenni sono avvisati: avere un alto indice di massa corporea può essere collegato, anni dopo, a maggiori segni di invecchiamento cerebrale. Insieme alla circonferenza della vita più grande del normale, infatti, questa condizione può accelerare la degenerazione di almeno un decennio.
E’ quanto emerge da uno studio pubblicato dall’Università di Miami su Neurology, la rivista dell’Accademia americana di neurologia. La ricerca ha coinvolto per 6 anni 1.289 persone con un’età media di 64 anni.
Chi aveva un indice di massa corporea più elevato aveva anche una corteccia cerebrale più sottile, anche dopo che i ricercatori hanno posto sotto i riflettori tutti quei fattori che potrebbero influenzare lo sviluppo della corteccia, come l’ipertensione, l’uso di alcol e il fumo.
Nelle persone in sovrappeso, ogni aumento di unità di indice di massa corporea è stato associato a una corteccia più sottile di 0,098 millimetri. Situazione peggiore, invece, per le persone obese: la corteccia era diventata più sottile di 0,207 mm.
Gli studiosi hanno anche notato come la corteccia più sottile è stata legata anche ad un aumentato rischio di malattia di Alzheimer.