Il ministro della salute Roberto Speranza: ci dobbiamo fidare dei nostri medici, farmacisti e professionisti sanitari e fare grande attenzione agli acquisti sul web
Durissimo colpo ai gruppi criminali che, ormai da tempo, hanno fatto del mercato della salute (e di quello dei farmaci in particolare) un lucroso terreno di caccia: in una maxioperazione internazionale (nome in codice Shield) coordinata dall’Europol che ha coinvolto 19 Paesi della UE e 9 extra UE e l’Olaf, l’Ufficio europeo antifrode, sono state arrestate 667 persone, sequestrati 25 milioni di medicinali, oscurati 453 siti web, scoperti 10 laboratori clandestini e colpiti duramente 25 gruppi malavitosi dediti ai crimini farmaceutici.
Si tratta della più grande attività condotta contro il pericolosissimo fenomeno della criminalità farmaceutica, resa possibile dalla collaborazione avviata ormai da tempo su scala internazionale, fondata su una cooperazione fattiva e l’organico scambio di informazioni tra gli Stati direttamente toccati dal problema, senza i quali sarebbe altrimenti impossibile individuare, contrastare e perseguire i traffici illeciti di farmaci contraffatti o provenienti da furti e rapine e il diffusissimo commercio illegale di sostanze dopanti
All’operazione Shield ha partecipato con un ruolo di primo piano anche il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, che ha fatto parte della cabina di regia che ha condotto la complessa serie di azioni che hanno portato al sostanziale smantellamento di quella che i giornali hanno subito definito “la più grande farmacia abusiva europea di medicine”.
In una nota, i Nas riferiscono i risultati conseguiti dalle varie articolazioni del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute nel corso dell’operazione internazionale, svoltasi nel corso del 2020, con l’esecuzione di 220 attività ispettive e di controllo sul territorio nazionale, l’apertura di 166 tra procedimenti giudiziari e amministrativi e un totale di 13 arresti e 485 segnalazioni alle competenti autorità. Nel nostro Paese i militari hanno sequestrato 62.000 confezioni e 1,5 milioni di unità di medicinali a uso umano (compresse, fiale, iniettabili, polveri) che i venditori sostenevano avere proprietà terapeutiche, antibiotiche e antinfiammatorie efficaci contro il coronavirus. Sono stati rinvenuti e posti sotto sigillo, inoltre, due milioni di mascherine, guanti, kit protettivi e altri dispositivi di protezione individuale, nonché test diagnostici e liquidi igienizzanti, non conformi o importati illegalmente da paesi esteri. Sono state aperte 166 indagini, tra quelle penali e quelle amministrative. Tredici gli arresti. Il valore della merce è di 6,5 milioni di euro.
“I timori del cittadino rispetto alla diffusione del Covid” si legge in una nota del Nas “alimenta la ricerca frenetica di rimedi fai da te in rete”. Per questo sono stati oscurati 132 siti web, tutti con server posti all’estero e con gestori fittizi. Di questi, 112 vendevano farmaci a base di idrossiclorochina, clorochina, lopinavier, azitromicina che attualmente sono autorizzati solo per la sperimentazione clinica.
“La lotta al Covid-19 si fa anche contrastando la produzione e vendita illegale di farmaci e mascherine” ha commentato il ministro della salute Roberto Speranza, che ha diramato un comunicato per “ringraziare i nostri Carabinieri Nas, che in collaborazione con Europol, hanno stroncato un imponente traffico internazionale di falsi. Su medicinali e dispositivi di protezione ci dobbiamo fidare dei nostri medici, farmacisti e professionisti sanitari e fare grande attenzione agli acquisti sul web”.