L’influenza di quest’anno fa più paura: il virus ha cominciato a colpire in netto anticipo rispetto alle stagioni precedenti, con maggiore aggressività, e non risparmia gli anziani, tra i quali anzi si contano già 31 casi gravi e 4 decessi.
E’ un primo bilancio stilato dagli epidemiologi Caterina Rizzo e Antonino Bella, dell’Istituto superiore di sanità, sulla base dei dati della rete di monitoraggio InfluNet. Questa stagione, scrivono i ricercatori, presenta alcune peculiarità: è giunta in anticipo di circa 3 settimane, si accompagna a un’impennata delle sindromi simil-influenzali e ha un’elevata incidenza tra i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni. In tutte le Regioni, in particolare, la fase epidemica è esplosa nell’ultima settimana del 2016, ovvero in largo anticipo rispetto agli anni passati.
Nello specifico, dall’inizio della sorveglianza sono stati registrati 1.947.000 casi in tutta Italia, per un’incidenza di 10,12 casi per mille assistiti tra il 26 dicembre e il 1 gennaio (nella passata stagione si raggiungeva a malapena i 2 casi per mille assistiti). Ad alimentare la crescita, come ogni anno, i contagi tra i bimbi sotto i cinque anni, con 27,6 casi per mille assistiti. Ma l’incidenza aumenta soprattutto tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni, tra i quali si sono registrati 6,34 casi per mille assistiti, il doppio rispetto alla settimana precedente (3,32). Dall’inizio della sorveglianza sono 31 i casi gravi di influenza confermata, 4 dei quali hanno portato al decesso del paziente. L’età mediana dei casi segnalati è di 67 anni (range 3-88) e il 61% ha più di 65 anni. L’83% dei casi gravi e dei decessi presenta almeno una patologia cronica preesistente. Nella maggior parte dei casi gravi è stato isolato il virus A/H3N2 (58%) seguito dal virus A/H1N1pdm09 (16%) e tutti i decessi sono stati causati dal virus A/H3N2. I dati relativi all’eccesso di mortalità in Italia per tutte le cause rientrano nell’atteso e non mostrano finora il superamento delle soglie di allerta.
«E’ molto importante ricordare» spiegano gli scienziati «che durante le stagioni influenzali dominate dal virus A/H3N2 vengono colpiti da forme severe di influenza soprattutto gli anziani e i soggetti a rischio; queste persone, quindi, devono mettere in atto misure personali di protezione (non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza: lavaggio delle mani (in assenza di acqua, usare gel alcolici) buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) isolamento volontario delle persone con malattie respiratorie febbrili, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali)».