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Il portale di facile consultazione, dedicato interamente al cittadino per informarsi, conoscere e scegliere, è organizzato in quattro sezioni: la salute dalla A alla Z, stili di vita e ambiente e falsi miti e bufale, alla quale si aggiunge una sezione con news quotidiane.

Come capire se una notizia è o meno una bufala in un clic. Ma anche avere le corrette informazioni sulla salute dalla A alla Z. Ha tagliato il nastro ISSalute, il primo portale istituzionale dedicato interamente al cittadino che, potrà informarsi, conoscere e scegliere anche grazie a linguaggio chiaro, semplice e accessibile. A presentare l’iniziativa, all’Istituto superiore di sanità, il presidente dell’Iss Walter Ricciardi insieme al giornalista e scrittore Piero Angela alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Il portale, già on line all’indirizzo www.ISSalute.it e di facile consultazione, è organizzato in quattro sezioni: la salute A-Z, stili di vita e ambiente, falsi miti e bufale, alla quale si aggiunge una sezione News quotidianamente aggiornata dall’agenzia Ansa sui temi di attualità in medicina e ricerca.

Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità hanno realizzato per il cittadino una vera e propria enciclopedia della salute digitale e interattiva che, con oltre 1.700 schede redatte sulle cause, i disturbi, le cure, la prevenzione delle malattie e 150 fake news smascherate che diventeranno in breve tempo oltre 400. Un sito, quotidianamente aggiornato, che offre ai visitatori una vera e propria bussola per orientarsi nel mare dell’informazione scientifica presente sul web.

“Il nostro portale – ha spiegato Ricciardi – nasce per spiegare ai cittadini il valore della ricerca e di tutta la conoscenza prodotta dall’Iss e dall’intera comunità scientifica per renderla fruibile al maggior numero di persone possibile, senza discriminazione di reddito o di livello di alfabetizzazione. Scendiamo in campo contro le bufale online. Vogliamo offrire ai cittadini che sempre più spesso consultano il web per motivi di salute, trovando tutto e il contrario di tutto, un approdo sicuro, un punto di riferimento rigoroso e autorevole. È un’informazione certificata all’origine perché prodotta negli stessi luoghi in cui si fa ricerca e si produce conoscenza scientifica e un contributo all’equità e alla sostenibilità del nostro sistema sanitario”.

Il portale ISSalute è stato costruito quindi per fare in modo da promuovere nei cittadini scelte consapevoli e corrette in materia di salute perché coerenti con le evidenze scientifiche disponibili. Ma vuole essere anche uno strumento nelle mani dei cittadini perché possano diffondere e condividere i contenuti scientifici all’interno di canali disintermediati come blog e social network.

Secondo l’ultimo rapporto Censis ben un italiano su tre naviga in rete per ottenere informazioni sulla salute. Di questi, oltre il 90,4% effettua ricerche su specifiche patologie. Crescono i contatti dei quotidiani online (+2,6%) e degli altri portali web di informazione (+4,9%). In aumento la diffusione dei Social Network: a Facebook  è iscritto il 50,3% dell’intera popolazione (il 77,4% dei giovani under 30), YouTube raggiunge il 42% di utenti (il 72,5% tra i giovani) e Twitter il 10,1%.

“Di questo portale c’era un gran bisogno e sono felice che l’Istituto superiore di sanità lo abbia realizzato” ha detto il ministro della Salute Lorenzin ricordato che il “web è una giungla dove è difficile districarsi, pensiamo che la prima parola più digitata è vaccino e saltano immediatamente fuori una serie di bufale”. “Abbiamo pensato a questo portale – ha sottolineato – proprio per dare delle risposte autorevoli e certificate ai dubbi delle persone soprattutto nell’era di internet in cui c’è stata una caduta delle istituzioni scientifiche in questo modo facciamo dell’Iss un apripista forte contro la  disinformazione e la delazione. Diventa così una fortissima Istituzione scientifica a livello nazionale e internazionale, grazie alla grande affidabilità e all’altissima qualità dei professionisti a cui i cittadini potranno rivolgersi con certezza e sicurezza”.

“È un bene che le istituzioni scendano in campo”. A offrire il suo plauso all’iniziativa Piero Angela,testimonial del portale online che ha ricordato come il web sia “pieno di pifferai magici” da sfatare anche perché la “scienza non prevede par condicio”. “Oggi col web la disinformazione circola rapidamente ed è pieno di pifferai magici a cui è facile credere – ha detto – ma la scienza non è democratica, non prevede par condicio. Non è la stessa cosa dire che la terra è quadrata oppure che è rotonda. Sono un cronista e da anni cerco di raccontare la scienza in modo corretto al grande pubblico. Saputo di questa iniziativa mi sono rallegrato perché finalmente le istituzioni entrano in un campo importante”.


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Comincia a crescere il numero di italiani colpiti dall’influenza: fino ad oggi sono stati già 500mila in meno di due mesi.

Come preannunciato, l’incidenza si conferma «lievemente superiore a quello delle precedenti stagioni influenzali», ma c’è ancora tempo per proteggersi dai virus attraverso il vaccino.

E’ quanto riporta InfluNet, il bollettino di sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Nella settimana dal 28 novembre al 4 dicembre 2016 l’incidenza settimanale (numero di casi per 1.000 assistiti rapportati all’intera popolazione italiana), sono stati circa 115.000, 20mila in più della settimana precedente e per un totale di circa 469.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza stagionale. Il valore dell’incidenza totale è pari a 1,89 casi per mille assistiti. Ma tra i bimbi sotto i 4 anni, la fascia più colpita, si registrano quasi 6 casi su mille. Le regioni con più segnalazioni sono state Piemonte, P.A. di Trento, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Lazio e in Campania, in cui sono stati registrati 3 casi per mille assistiti. Tuttavia, sottolinea il bollettino, «l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati».

ANSA


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Trenta coppie di gemelli monozigoti (cioè identici), ma di peso diverso saranno i protagonisti dello studio. Nei campioni biologici si cercherà di individuare le differenze associate ai diversi stili di vita e verificare così se, dopo l’adozione di un’alimentazione e uno stile di vita più equilibrati, queste differenze si saranno attenuate. In particolare, i ricercatori studieranno il danno al Dna e la sua riparazione.

Trenta coppie di gemelli monozigoti (cioè identici), ma di peso diverso saranno i protagonisti di uno studio, il primo del genere, che l’Istituto Superiore di Sanità intende avviare per analizzare i fattori che determinano la differenza di peso laddove c’è un patrimonio genetico identico.

Punto di partenza un check-up iniziale, ovvero un semplice prelievo di campione biologico (sangue, urine, feci). Poi il gemello sovrappeso/obeso farà un percorso di riequilibrio dietetico di 6-12 mesi al termine del quale verrà ripetuto il check-up ed eseguito un nuovo prelievo.

Proprio nei campioni biologici si cercherà di individuare le differenze associate ai diversi stili di vita e verificare così se, dopo l’adozione di un’alimentazione e uno stile di vita più equilibrati, queste differenze si saranno attenuate. In particolare, i ricercatori studieranno il danno al DNA e la sua riparazione, le molecole che segnalano una situazione d’infiammazione e la salute metabolica dei gemelli arruolati.

Questi potranno verificare anche da soli gli effetti del percorso proposto attraverso il profilo di lipidomica, un’analisi all’avanguardia del tipo e della quantità di grassi presenti nelle membrane cellulari, fornito gratuitamente all’inizio e alla fine dello studio insieme con consigli sullo stile dell’alimentazione.

Per partecipare allo studio è indispensabile: essere gemelli identici, uno di peso normale (normopeso) e l’altro sovrappeso oppure obeso, avere una differenza tra indici di massa corporea uguale o superiore a 3, avere un’età compresa tra 18 e 60 anni.

L’Indice di Massa Corporea (IMC) si calcola dividendo il peso (in kg) per l’altezza (in metri) elevata al quadrato. Esempio: l’IMC di una persona di 78Kg, alta 1,80m, è 78kg/(1,80m)2 = 78/3,24 = 24. Sono di peso normale (normopeso) le persone con IMC compreso tra 18,5 e 24,99; sovrappeso con IMC tra 25 e 29,99; obese con IMC maggiore di 30.

Come iscriversi

Chi volesse partecipare a questo studio, deve scrivere a registro.nazionale.gemelli@iss.it o telefonare dal lunedì al venerdì allo 06 4990 4173.

Il check-up gratuito avrà luogo presso il “Centro di eccellenza per la cura dell’obesità” del Policlinico Tor Vergata a Roma. Le eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute dai gemelli saranno rimborsate.

Altre info sono disponibili su www.iss.it/gemelli o sulla pagina facebook del registro nazionale gemelli.

Lo studio è finanziato dal Ministero della Salute, ed è organizzato e condotto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento Ambiente e Prevenzione Primaria e Registro Nazionale Gemelli), dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (Dipartimento di Medicina Interna) e del CNR (Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività).


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