Bere il tè potrebbe sprigionare, nel giro di poco tempo, la creatività, potenziando la capacità di pensare fuori dagli schemi per generare nuove idee, il cosiddetto “pensiero divergente” – un aspetto fondamentale della creatività.
Lo rivela una ricerca svolta presso l’Università di Pechino e pubblicata sulla rivista Quality and Preference.
Già in passato uno studio aveva dimostrato che il consumo di tè è associato a migliori performance nel ‘pensiero convergente’, ovvero il pensiero logico e analitico che si usa nella risoluzione di problemi.
In questo nuovo studio i ricercatori sono andati ad esaminare altri aspetti della creatività, ad esempio il pensiero divergente, fuori dagli schemi generando nuove idee. In un primo esperimento i ricercatori hanno coinvolto 50 individui, parte dei quali dovevano bere acqua, gli altri tè, prima di essere sottoposti, 10 minuti dopo, a una serie di test sul pensiero divergente, in particolare per esplorare la creatività spaziale. Nel secondo altri 40 partecipanti dovevano cimentarsi – dopo aver bevuto o tè o acqua – in un test di ‘cognizione semantica’, ovvero la capacità di giocare in modo creativo con le parole per generare nomi per un ristorante di spaghetti cinesi.
In entrambi gli esperimenti il consumo di tè è risultato legato a performance migliori, quindi la bevanda sembra proprio in grado di sprigionare vari aspetti della creatività.
ANSA